APEnet a UniCam: dal Public al Community Engagement per l’Università del futuro

04/12/2025
Pier Andrea Serra e Claudio Pettinari
/ Diario

Si è svolto lo scorso 28 novembre all’Università di Camerino il convegno “Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società”, patrocinato da APEnet – Associazione Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement.
L’incontro è stato dedicato al ruolo strategico del Public Engagement nel sistema universitario contemporaneo, come occasione di confronto tra studiosi, professionisti e rappresentanti delle istituzioni attivi da anni sulla Terza Missione e sull’impatto sociale.

Dopo l’apertura dei lavori affidata al Rettore di UniCam, Graziano Leoni, il Presidente di APEnet, Pier Andrea Serra, ha proposto una visione del Public Engagement come nuova dimensione strutturale della Terza Missione, che riguarda l’intera comunità accademica e non solo chi ha una particolare “vocazione” all’impegno sociale. Il Public Engagement è stato descritto come un processo dinamico di interazione che riduce la distanza tra ricerca e società, valorizza i diversi portatori di interesse e genera un impatto multidimensionale, andando oltre definizioni parziali quali “impatto sociale”, “impegno sociale” o “valore pubblico della conoscenza”. Serra ha distinto con chiarezza divulgazione, comunicazione e Public Engagement, evidenziando come solo quest’ultimo si fondi su bidirezionalità, cocostruzione, orizzontalità (spesso bottom-up), collaborazione e responsabilità condivisa.

Al centro di questa prospettiva vi è il Community Engagement, inteso come costruzione di relazioni stabili e durature con le comunità per progettare insieme soluzioni a problemi reali, superando l’autoreferenzialità accademica. Il Presidente di APEnet ha richiamato alcune esperienze internazionali (Campus Engage, Knowledge Exchange Framework nel Regno Unito, strategia UKRI 2024-2028) in cui l’impegno verso la società è riconosciuto a livello istituzionale e sostenuto da strumenti, linee guida e sistemi di valutazione dedicati. Ha ricordato inoltre che APEnet, attraverso il Manifesto per il valore pubblico della conoscenza e l’Osservatorio sull’istituzionalizzazione del Public Engagement negli atenei, promuove principi quali responsabilità, circolarità, reciprocità, diversità, trasparenza e sostenibilità.

Un punto centrale dell’intervento ha riguardato il riconoscimento dell’impegno sociale nelle carriere accademiche: molte attività di Public Engagement restano ancora oggi invisibili nei sistemi di valutazione, anche per il personale assunto con i programmi PNRR. Nel quadro di un’alleanza europea guidata dall’Università di Sassari, APEnet sta lavorando a un modello di “Università del futuro” centrato sul Community Engagement e alla preparazione di un grande evento internazionale, con il coinvolgimento di UNESCO e altri attori globali, per definire una visione condivisa dell’università come istituzione inclusiva, partecipativa e pienamente responsabile verso le comunità.

Successivamente sono intervenuti Roberto Di Pietra, Rettore dell’Università di Siena, che ha presentato l’esperienza del proprio Ateneo soffermandosi su modelli e buone pratiche di Terza Missione, e Sauro Longhi, già Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che ha proposto un’analisi delle metodologie più efficaci per valutare l’impatto delle attività di Public Engagement. La riflessione sul rapporto tra università, etica e responsabilità sociale è stata approfondita da Anna Lisa Tota, Prorettrice vicaria dell’Università Roma Tre, mentre Giuseppe Pellegrini, Presidente di Observa Science in Society, ha offerto una panoramica sulle pratiche di Public Engagement nelle università italiane.

Le testimonianze del terzo settore sono state portate da Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – ETS, da Rosaria Del Balzo Ruiti, Presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato Marche, e da Diego Mancinelli, Presidente di COOSS Marche, che hanno illustrato esperienze di collaborazione con il mondo accademico caratterizzate da un forte impatto sociale e culturale.